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Attualità venerdì 16 settembre 2016 ore 10:44

Colpo mortale al commercio senza le terme

Interviene anche Confesercenti dopo la protesta dei commercianti montecatinesi che minacciano la serrata per chiedere aiuto a Comune e Regione



MONTECATINI TERME — Pochi giorni fa la riunione dei commercianti al Plaza per discutere e soprattutto prendere iniziativa contro una situazione ormai insostenibile di declino della città. Ora anche il direttore provinciale di Confesercenti Riccardo Bruzzani e il presidente provinciale dell'associazione Maurizio innocenti alzano la voce. Il nodo da sciogliere è sempre uno e uno solo: le terme.

"Era inevitabile che arrivasse un annuncio di protesta, di fronte al declino e alla paralisi infinita delle Terme, in assenza di strategia per l’uscita dalla crisi. Il commercio di vicinato e quello su area pubblica, compreso il mercatino Grocco/La Salute, per non parlare di quello al di sotto della ferrovia, pagano un salasso elevato. Siamo giunti alla drammatica situazione che molte attività incassano giornalmente meno di 100 euro. Così non c’è prospettiva", spiegano. 

"Senza le Terme rilanciate e funzionanti e una Montecatini in grado di attrarre turisti, tutto il commercio subirà un colpo mortale - prosegue la nota - Confesercenti continua a ritenere fondamentale l’unità delle categorie: sulla divisione ci gioca chi non vuole fare scelte nell’interesse generale. Ricordiamo che le Terme sono un patrimonio né di destra, né di sinistra, né dei 5 Stelle, ma del Comune di Montecatini e, dunque, di tutti i montecatinesi. Sulla base di questa linea, Confesercenti ha assunto da anni sulle Terme posizioni e iniziative chiare".

Le richieste alla Regione e al Comune, quindi sono chiare: "Le Terme devono essere cedute a gruppi imprenditoriali privati e da essi gestite. Chi pensa che possa essere il pubblico a garantire un futuro è fuori della realtà. Occorre creare le condizioni affinché gruppi privati siano interessati all’acquisto. Montecatini è ancora un brand vivo".

Perché tutto questo sia possibile, però, "sono indispensabili garanzie su procedure chiare e trasparenti, impegno della proprietà a sostenere i privati nel rapporto con le banche per la sistemazione del debito, definizione ragionevole e concordata del costo delle azioni della Spa Terme, piano d’investimenti pubblici per dare competitività alle Terme, quali, oltre al raddoppio della Ferrovia, la terza corsia della A11 e la relativa uscita, un efficace rapporto con gli aeroporti; interventi della Regione e del Governo, anche utilizzando finanziamenti europei ai fini di rendere competitiva la città; restauro del Tettuccio e valorizzazione della pineta".


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